Nel 2024, si sono verificate significative novità nel settore della ristrutturazione edilizia, soprattutto riguardo agli incentivi fiscali.
Il 29 dicembre 2023, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il
Decreto Legge 212/2023, che ha introdotto diverse modifiche rilevanti. Queste modifiche hanno riguardato il Superbonus, inclusa la possibilità di cessione del credito e lo sconto in fattura, così come gli interventi di cui all’art. 119 comma 8 ter della Legge Rilancio. Inoltre, sono state apportate modifiche relative al
Bonus 75% per l’abbattimento delle Barriere Architettoniche.
Tuttavia, in questo articolo, ci concentreremo sull'importante tema dell'abbattimento delle Barriere Architettoniche.
Il decreto ha apportato modifiche rilevanti per gli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici preesistenti. Ora, l’aliquota agevolata del 75% è concessa
esclusivamente
per la realizzazione di
scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
Queste modifiche, quindi, hanno eliminato la possibilità di usufruire dell'aliquota agevolata per l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche per la sostituzione degli infissi o il rifacimento del bagno, come consentiva il decreto Rilascio e sue successive modifiche ed integrazioni
Proseguendo con la lettura del nuovo decreto, si nota che la detrazione al 75% non si applica più agli interventi di automazione degli impianti e delle singole unità immobiliari. Inoltre, introduce l’obbligo di redigere un’apposita asseverazione rilasciata da tecnici abilitati per poter usufruire di questa aliquota. A differenza del decreto precedente, che consentiva di redigere questo documento da qualsiasi figura professionale.
Anche in tema di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, vi è stata un’ulteriore modifica. Il Decreto Legge 212/2023, in vigore dal 30/12/2023, limita l’utilizzo di queste ulteriori opzioni.
Viene specificato che soltanto in due casi è possibile utilizzare la cessione di credito o lo sconto in fattura:
- CASO 1: possono beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche solo i condomini che intendono effettuare interventi sulle parti comuni dell’edificio stesso.
- CASO 2: persone fisiche proprietarie o aventi diritti di godimento su unità immobiliari unifamiliari o abitative all'interno di edifici plurifamiliari possono beneficiare dell’agevolazione, a condizione che il richiedente abbia un reddito non superiore a 15.000 euro. Per il secondo caso, il decreto specifica che il requisito di reddito non è vincolante se nella famiglia del contribuente è presente un soggetto con disabilità accertata."
Infine, la normativa specifica che queste modifiche si applicano alle spese sostenute per interventi eseguiti dopo l’entrata in vigore del decreto stesso. Inoltre, le modifiche del decreto non si applicano ai lavori per i quali è stata presentata una richiesta di titolo abilitativo prima della data di entrata in vigore del decreto, né a tutti gli interventi in cui non è richiesto un titolo abilitativo, a condizione che i lavori siano già iniziati, oppure, che siano stati stipulati accordi vincolanti tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori, a patto che sia stato versato un acconto sul prezzo.
Secondo quanto specificato nel decreto, il Governo ha deliberatamente introdotto una restrizione chiara sull'utilizzo della detrazione al 75% per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Questa decisione, a mio parere del tutto appropriata, è stata ritenuta fondamentale per evitare e limitare un utilizzo improprio del precedente decreto che consentiva la possibilità di effettuare interventi, non principalmente finalizzati all'abbattimento delle barriere architettoniche, ma piuttosto volti a soddisfare e agevolare economicamente i richiedenti della ristrutturazione edilizia.